Il posto delle fragole
19 Maggio 2005
A pochi giorni dall'uscita del suo nuovo singolo, che precede l'uscita prevista per il 9 settembre dell'album Neve ridens, Marco ci parla del suo nuovo lavoro.
Cos'è per te il posto delle fragole?
A livello di contenuti il brano è una citazione dall'omonimo film, uno dei più belli che abbia mai visto.
Mi piace molto questo brano: è l'impatto che musicalmente questo disco può avere, un'attitudine, una sensazione, la stessa che trovo nel rivedere il film.
Ritorna ancora una volta la contrapposizione tra due anime: termini come "samba artica" o "neve ridens" rappresentano contrasti che interagiscono e si parlano tra loro, come se stessimo vedendo due lati di una stessa medaglia. Sono realtà diverse che noi tendiamo a non mettere mai in relazione tra loro, come per esempio la neve con il sorriso di una iena. Questi contrasti si spiegano a vicenda, dimostrando come siano due realtà che viaggiano parallelamente tra di loro ma che interagiscono per spiegarsi e completarsi a vicenda.
A livello di testo la strofa è "catastrofica": chi ha visto il film ne può cogliere alcune immagini (il luogo dove dirsi la verità, le parole allo specchio. Ecco, appunto, "parole" e "specchio" sono, insieme a "cibo" e "sorriso" dei termini che tornano frequentemente nel disco.

Già, neve ridens, cosa puoi raccontarci a riguardo sul nuovo disco?
In realtà si tratta di due dischi, di cui questo in uscita a settembre è il primo capitolo. Il secondo capitolo è atteso per Febbraio 2006. Il titolo è "Neve ridens", con la particolarità che nel primo disco la parola "ridens" sarà cancellata, mentre nel secondo sarà la parola "neve" ad essere barrata. Questo per sottolineare come, nonostante siano due dischi fondamentalmente diversi tra loro, sono parte di un'unica entità.
Con il nuovo quintetto ho raggiunto un suono asciutto, fresco - che non è sinonimo di commerciale - ma denota come a livello di strutture musicali il disco risulti un disco "scarno": non vi sono infatti sovra arrangiamenti e il disco può essere suonato per intero "in presa diretta" dal mio quintetto.
Tuttavia, per altri aspetti, si tratta di un disco molto denso. A differenza di Testa, dì cuore -per esempio- in cui ad essere complessa era l'architettura musicale del disco, qui, invece, è la scrittura ad essere densa e carica.
Il posto delle fragole ben rappresenta questo aspetto, e condensa nei suoi 4 minuti tanti degli aspetti e delle novità del disco, soprattuttto per quanto riguarda la ritmica. C'è un ritorno ad una certa attitudine del Rock 'n Roll.
E', nel complesso, un disco sull'amore, sulla qualità della vita, in contrapposizione alle varie "vite": è una quistione infatti di vita o vita, non di vita o morte.

Quali sono i tuoi impegni nell'immediato futuro?
Si sta definendo un programma di una decina di date promozionali del disco, che per il momento non prevedono esibizioni qui a Firenze. Per la mia città ho in programma una serie di piccoli eventi musicali collegati all'uscita vera e propria del disco a settembre.
Inoltre sto portando avanti il progetto "Il rumore dei libri", che troverà più spazio nel secondo disco.
A partire da luglio, invece, metterò in download libero un video girato con DJ Molli all'Elettro+ di Firenze l'anno scorso.


A cura di Paolo Fidanzati

non miti, non dita, ad indicare metodi di vita