Rockstar
Agosto 1997

Eppur non basta

Un' idea travolgente origina un album dalle sensazioni magnifiche. Dopo l'esperienza nei C.S.I., Marco Parente si è fermato per capire la propria identità musicale. Due anni di riflessioni a tavolino lo portano a questo debutto d'autore, musica acustica che trova i propri elementi guida in strumenti come la viola e la tromba.
Una scelta insolita ma efficace dà vita ad un album dal suono malinconico e così particolare da sfiorare l'originalità. Tutti i brani presenti sono guidati dagli interventi portanti delle viole, impegnate in un duetto anche nella rifinitura di splendenti arrangiamenti, che danno vita ad un suono delicato e drammatico, con spunti tra Jeff Buckley e David Sylvian. Un'attenta composizione evita la caduta nel pomposo.

Ne emerge un lavoro magnifico, che raccoglie al suo interno anche l'intervento di Carmen Cosoli, la musa che tinteggia l'emozionante movimento ipnotico di Oio.
Brani che sono piccole onde, ogni passaggio tocca ripetutamente le frequenze dell'anima nei piccoli movimenti descritti dalle parole di Marco, minime scene, acrobatiche immagini di una realà indagata con la curiosità di occhi innocenti. Album davvero intenso, capace di rapire. E in vendita a sole 16000 lire, come ogni volume della collana Taccuini.

Fabrizio Massignani

Non c'č un filo di vento ...Eppure le cose continuano a muoversi