Un' idea travolgente origina un album dalle sensazioni magnifiche. Dopo
l'esperienza nei C.S.I., Marco Parente si è fermato per capire la propria
identità musicale. Due anni di riflessioni a tavolino lo portano a questo
debutto d'autore, musica acustica che trova i propri elementi guida in
strumenti come la viola e la tromba.
Una scelta insolita ma efficace dà vita ad un album dal suono malinconico e così particolare da sfiorare
l'originalità. Tutti i brani presenti sono guidati dagli interventi portanti
delle viole, impegnate in un duetto anche nella rifinitura di splendenti
arrangiamenti, che danno vita ad un suono delicato e drammatico, con spunti
tra Jeff Buckley e David Sylvian. Un'attenta composizione evita la caduta
nel pomposo.
Ne emerge un lavoro magnifico, che raccoglie al suo interno anche l'intervento di Carmen Cosoli, la musa che tinteggia l'emozionante
movimento ipnotico di Oio.
Brani che sono piccole onde, ogni passaggio tocca ripetutamente le frequenze
dell'anima nei piccoli movimenti descritti dalle parole di Marco, minime
scene, acrobatiche immagini di una realà indagata con la curiosità di occhi
innocenti. Album davvero intenso, capace di rapire. E in vendita a sole
16000 lire, come ogni volume della collana Taccuini.
Fabrizio Massignani
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