Faremusica
Gennaio 1999

Eppur non basta

Già pubblicato nella primavera 1997 nella ormai celebre collana Taccuini, il debutto di Marco Parente si era velocemente imposto come uno dei più interessanti esordi della stagione appena trascorsa. Ne riparliamo in occasione della ristampa, stavolta nel catalogo principale. Rispetto alla prima edizione, oltre ad una nuova veste grafica e all'inserimento dei testi, è da segnalare la presenza di due ottimi brani inediti: Oggi si ride e Gharbzadegi, suonata con i La Crus e inclusa nello splendido tributo a Robert Wyatt.

Il master originale è rimasto immutato "nonostante la tentazione fosse forte" e l'uscita direttamente in special price facilita l'occasione di accostarsi (o riaccostarsi) a un "cantautore" che fa onore all'accezione.

Ribadiamo la particolare line-up della band d'accompagnamento contraddistinta dalle due viole di Paolo Clementi e Erika Giansanti, la voce utilizzata come uno strumento che ha ricordato a molti il fantasma di Jeff Buckley (notevole il duetto con Carmen Consoli in Oio).

La lettura dei testi rende giustizia alla loro non comune musicalità, anche se il significato ha la sua importanza, per una concezione colta della forma canzone e della costruzione sonora che si riallaccia a outsiders raffinati come Steven Brown.

Un bel disco da conoscere.

Daniele Contardo

Una persona da amare... una da odiare Una da servire... una da condannare