Roma'N'Cess
Album, Mescal (2003), MES 673827 2
da l'Unità, 30 Giugno 2004


Stanchi della solita minestra? Provate con "Roma'N'Cess"

Giochi. Giochi di parole e suoni e allusioni e rimandi. Giochi di personalità e ruoli invertiti. Giochi di musica. Un disco in tiratura limitata - di questi tempi all'ingrasso - che con mille copie appena attraversa l'Italia, la canta, la racconta. Dentro Roma'N'Cess, oper prima del misterioso poeta Pig Maglione, trovano posto i profili di tante città (a cominciare da Genova "Zena" fino a Vimercate e passando per la Roma notturna).

Ed è gioco nel gioco. Il poeta declama con voce profonda, iterativa, vagamente meuzzinica. Il poeta sciorina versi obliqui, li interpreta con piglio da attore consumato su tappeti sonori imprevisti affidati a 14 artisti: Marco Parente, Meg della 99 Posse, Marco Messina, Mariposa, Terje Nordgarden, Erika Giansanti, Lumiere Electrique. Ognuno sonorizza il proprio pezzo di cd, o meglio le proprie suggestioni. Ne vien fuori un'opera bislacca e luminosa, da ascoltar con grazie. E nonostante la diversità dei personaggi coinvolti, il disco ha una ossatura solida, un filo che si dipana piano piano. Sullo sfondo di "Roma'N'Cess" brilla il folk d'America di Terje Nordgarden, songwriter norvegese approdato per caso a Firenze, o il lirismo dei Musical Buzzino che rileggono con stile e dedizione la lezione cantautoriale britannica.

Tim Buckley e Nick Drake sembrano i lumi tutelari della banda che accompagna il poeta. Ma non manca l'elettronica europea o il low-fi italico di Marco Parente. Mix di emozioni che ha l'andatura, appunto, di gioco tra frammenti di Libertango di Piazzola e arie sgangherate da circo, accenni alla musica da camera. C'è da perdersi, o da ritrovarsi, tra i solchi di Roman'N'Cess. Tutta questione di prospettive, punti di vista. Certo, il progetto ha l'obiettivo di spiazzare chi ascolta, puntando sulla sovrapposizione di testi e suoni con un'incedere che ricalca le improvvisazioni jazzistiche. Ma il risultato è curiosamente piacevole, perché null'affatto paludato, accademico. Un gioco, si diceva. Gioco voluto, in primis, dal regista di videoclip e cortometraggi Graziano Staino che lo ha ideato e prodotto. Partecipa, con un bizzarro intervento, anche Enrico Grezzi che il 3 Luglio presenterà l'intero progetto (e forse svelerà l'identità di Pig Maglione) presso i Giardini del castello di Acciaiolo in quel di Scandicci (alle ore 22, ingresso libero). Se la faccenda vi incuriosisce, non perdete l'occasione. Altre tracce necessarie per svelare l'arcano mettendo assieme le tessere del puzzle (a magri acquistare il disco) sul sito www.fuoriorbita.com.

Daniela Amenta

Eri sicuro di esserti mosso... ma stavi soltanto danzando intorno