Radio Popolare - Patchanka Live
Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare (Milano), 30 Ottobre 2002

La novantina di posti a sedere del piccolo auditorium intitolato al grande Demetrio Stratos non sono tutti occupati, ma poco importa; il palco è così affollato di stumenti, cavi e ordine confuso che tutto fa presagire a qualcosa di preparato con cura e passione. E così sarà.

Era la prima volta che sentivo/vedevo Marco Parente, ma devo dire che non ci ha messo molto a far cadere quel castello di carte che m'ero fatto in testa sulle basi di ciò che avevo letto su di lui. Mi aspettavo un cantautore con la testa bassa, nascosta dietro il microfono, invece Marco l'ha tenuta alta (anche se spesso con gli occhi chiusi), l'ha fatta ballare, l'ha usata per dettare i tempi alla band, per dettare luce sulla platea. La stampa uccide.

Parte con 'una gran fretta di cambiare il mondo', ma poi resta aggrappato al pianoforte per un'interpretazone molto intensa, condita dai copiosi interventi del terzetto di fiati che lo affianca.

Il tempo di mandare a farsi fottere l'arte, ed ecco che imbracciata l'acustica intona quello che per me è il brano migliore della serata: 'Farfalla Pensante'. La partenza, è vero, ricorda una 'My Iron Lung' rallentata, ma poi Marco piazza un ritornello con le parole e le note così bene incastrate da farsi perdonare ogni riferimento a Tom York e soci.

Gli echi di Radiohead, Ben Christophers e Jeff Burckley condiscono qua e là il tessuto sonoro, ma sono omaggi di un onnivoro pensante che non fanno male a nessuno, tantomeno ad un radioheadiano come il sottoscritto.

Sul palco mi ricorda anche Ron, specie quando ondeggia l'acustica calpestando ogni metro di palco alla ricerca di una città per cantare; la band si dimostra già abbastanza rodata, ed è un peccato scoprire che (forse) in tour non ci saranno tutti i ragazzi al completo.

I fiati si scatenano in 'Scolpisciguerra', mentre per 'Lamiarivoluzione' si unisce alla compagnia il producer Manuel Agnelli, con tanto di barba speziata.

Anche senza coltello, fessure invisibili lasciano passare della bellezza nei nostri occhi. Spesso riesce a depositarsi, ed allora è impossibile trattenersi.

Applausi per tutti. Applausi per tutto.

Quando si vive una serata di grande musica, non resta che salutare i protagonisti 'a colpi di grazie'.

Live dal Live a Patchanka Night, 30 Ottobre 2002

Enrico

Meglio non rischiare per oggi... Ci riprovo, però domani!