Trasparente
Album, Mescal (2002), MES 672877 2
da MusicalNews


Trasparente come Marco Parente

Marco Parente è una testa pensante, uno che quando decide di andare avanti per la sua strada, non accetta compromessi di nessuna sorta. Ascoltando Trasparente il suo nuovo album si evince con maggiore chiarezza questo percorso.

L’artista partenopeo (classe 1969), ma toscano di adozione, ci aveva già abituati a suoni lisergici ed espressivi di Eppur non basta, suo lavoro di esordio, dove in un brano, Oio, il nostro duettava anche con Carmen Consoli.

Poi è arrivata la partecipazione al tributo a Robert Wyatt, e nel 2000 il secondo lavoro Testa di cuore. Undici episodi come undici storie di passione, disagio, sentimenti oscuri, intriganti malinconie in un album definito Rock da camera che somma intuito e ragione.

Da allora sono passati quasi due anni, che hanno permesso al nostro di provare nuovi percorsi artistici, e di vedersi un proprio brano cantato da un’artista come Patty Pravo (il brano è Farfalla Pensante, contenuto nell’ultimo lavoro della regina del Piper Club).

Oggi Marco Parente è tornato con questo Trasparente dove si mette veramente a nudo. Trasparente a partire dal libretto del CD, realizzato con una speciale carta trasparente, fino ai contenuti delle dieci canzoni. Tematiche realistiche, a tratti sembra di trovarsi in un romanzo di Pier Paolo Pasolini, tanta è la veridicità delle canzoni..

L’artista non nasconde nulla al proprio pubblico, e speriamo vivamente che il messaggio venga recepito da maggiori persone. Ad aprire l’album è il primo singolo La mia rivoluzione (in radio e nei negozi dallo scorso giugno), che è una sorta di riflessione ad anno di distanza dai drammatici fatti di Genova, ma visti in un’ottica personale, e non collettiva, intesa come partecipazione di massa alla rivoluzione. Sulla stessa linea Scolpisciguerra, dove si mettono in evidenza suoni a tratti acri a tratti melodici, quasi a voler creare, per dirla con l’antropologo Renato Rosaldo, un nonorder. Dolce Farfalla Pensante, che rispetto alla versione di Patty Pravo acquista un’anima più rock.
La produzione di Manuel Agnelli è senza dubbio sorprendente, soprattutto perché è riuscito a trovare un equilibrio perfetto tra i suoni e la voce di Parente. Tra i dieci brani dell’album si distinguono anche Come un coltello, Derivanti e Adam ha salvato Molly.

Un ottimo lavoro, che si inserisce tra i migliori dischi di rock italiano dell’anno.

Antonio Ranalli

La folla si calpesta per sun cappio espiatorio...